The Doors, l’anniversario del disco “Strange Days”

Oggi Palcoscenici del Mondo omaggerà una delle pietre miliari del Rock psichedelico, The Doors ed il loro album Strange days pubblicato il 25 settembre del 1967.

Strange Days è il secondo album del mitico gruppo che, a differenza del primo, punta su atmosfere più alienate e suoni più cupi e, pur essendo oggi considerato forse il miglior lavoro del singolare quartetto, all’epoca non raggiunse il successo sperato e soprattutto le aspettative del produttore Paul Rothchild, che aveva investito tantissimo nel progetto e che considerava il disco addirittura un flop, forse a causa della mancanza di un singolo che ne aprisse il lancio.

La cover del vinile personalmente mi ricorda in modo frammentario un dipinto appartenente alla corrente artistica del Realismo magico e, più che una foto sembra quasi una tela del pittore polacco Balthus. Le figure rappresentate sembrano collocarsi in un tempo sospeso, un attimo la cui durata è prolungata incessantemente fino al punto di sfuggire alle leggi della fisica. Fu realizzata dal celebre fotografo Joel Brodsky che riuscì a creare quel formidabile connubio che abbraccia arti figurative e musica dando origine ad un vero e proprio capolavoro a tutto tondo.

Il retro del disco

L’idea nacque da Jim Morrison che si rifiutò di comparire in copertina seguito a raffica dagli altri tre componenti del gruppo. Per cui si elaborò un’immagine che ritraeva in primo piano artisti di strada tra cui un giocoliere, un acrobata, un trombettista, un nano ed un sollevatore di pesi. Alle spalle di quest’ultimo si intravede la band dei Doors che compare su un poster affisso alla vetrina di un locale.
La foto venne scattata a Sniffen Court, un vicolo della trentaseiesima strada di Manhattan a New York ed è sormontata da una matrice teatralmente onirica che già di suo rende questo album ancora più prezioso.

Questa celebre copertina ha ispirato anche l’omonimo film del 1995 della regista Kathryn Bigelow che ne riproduce la canzone cantata dai Prong insieme al geniale tastierista dei Doors, Ray Manzarek scomparso poi il 20 maggio del 2013.

Strange Days descrive perfettamente l’emarginazione dalla società di quelle persone diverse che, per un verso o per un altro, tendono a non riuscire a collocarsi negli stereotipi convenzionali. Per cui i personaggi raffigurati in copertina ne rendono a pieno il concetto alienante di esclusione dalla massa.
Le poesie infiammate del grande Re Lucertola, fortemente ispirato dalla poetica romantica e la
simbologia pittorica e sconvolta del celebre artista ottocentesco William Blake, la melodia dai tratti gotici e baroccheggianti di Manzarek -le cui note sono profondamente toccate dal ritmo jazzista del Newjersino suo contemporaneo John Coltrane- emerge il brano forse più significativo di questo meraviglioso album ed è When the music’s over.

Questa traccia chiude l’album, ha una durata di circa 11 minuti ed è anche una delle prime canzoni del gruppo che non era stata inserita nel primo album per mancanza di spazio.
Nel testo aleggia un’angosciante preghiera d’ausilio all’Onnipotente, supportata dal vaneggiare di una tumultuosa danza altalenante. Sfumature convulsive si alternano tra attimi di irritante flemma acustica e profonde scariche elettriche. Quasi a voler ricordare la possente influenza di Blake su Morrison; basta infatti ammirare il famoso dipinto del pittore inglese Dio che
giudica Adamo
e ascoltare la sua disperata invocazione di aiuto nelle ultime
strofe del pezzo -la parte in cui echeggia la frase: Jesus save us… save us, che tradotta significa Gesù salvaci… salvaci– per tuffarsi in pieno nella sua psichedelica e delirante paranoia.

L’opera di William Blake

When the music’s over”

Yeah, c’mon
Yeah, andiamo
When the music’s over
When the music’s over, yeah
When the music’s over
Turn out the lights
Turn out the lights
Turn out the lights, yeah
Quando la musica è finita
Quando la musica è finita, sì
Quando la musica è finita
Spegni le luci
Spegni le luci
Spegni le luci, si

When the music’s over
When the music’s over
When the music’s over
Turn out the lights
Turn out the lights
Turn out the lights
Quando la musica è finita
Quando la musica è finita
Quando la musica è finita
Spegni le luci
Spegni le luci
Spegni le luci

For the music is your special friend
Dance on fire as it intends
Music is your only friend
Until the end
Until the end
Until the end
Perché la musica è la vostra speciale amica
Danzate sul fuoco come lei richiede
La musica è la vostra unica amica
Fino alla fine
Fino alla fine
Fino alla fine

Cancel my subscription to the Resurrection
Send my credentials to the House of Detention
I got some friends inside
Annulla la mia iscrizione alla Resurrezione
Invia le mie credenziali alla casa di detenzione
Ho degli amici dentro

The face in the mirror won’t stop
The girl in the window won’t drop
A feast of friends
“Alive!” she cried
Waitin’ for me
Outside!
La faccia allo specchio non smetterà
La ragazza alla finestra non cadrà
Una festa di amici
“Vivi!” lei urlò
Aspettami
fuori!

Before I sink
Into the big sleep
I want to hear
I want to hear
The scream of the butterfly
Prima che io affondi
nel grande sonno
Voglio sentire
Voglio sentire
l’urlo della farfalla

Come back, baby
Back into my arm
We’re gettin’ tired of hangin’ around
Waitin’ around with our heads to the ground
Torna, piccola
Tra le mie braccia
Ci stiamo stancando di andare in giro
Di aspettare in giro con le nostre teste per terra
I hear a very gentle sound
Very near yet very far
Very soft, yeah, very clear
Come today, come today
Sento un suono molto delicato
Molto vicino ma molto lontano
Molto leggero, si, molto chiaro
Vieni oggi, vieni oggi

What have they done to the earth?
What have they done to our fair sister?
Ravaged and plundered
and ripped her and bit her
Stuck her with knives in the side of the dawn
And tied her with fences and dragged her down
Cosa hanno fatto alla terra?
Cosa hanno fatto alla nostra brava sorella?
Devastata e saccheggiata
lacerata e percossa
ferita con coltelli nel fianco dell’alba
e messa in recinti e trascinata in basso

I hear a very gentle sound
With your ear down to the ground
We want the world and we want it…
We want the world and we want it…
Now
Now?
Now!
Sento un suono molto amabile
con le tue orecchie appoggiato al terreno
Vogliamo il mondo e lo vogliamo…
Vogliamo il mondo e lo vogliamo…
Adesso
Adesso?
Adesso!

Persian night, babe
See the light, babe
Save us!
Jesus!
Save us!
Notte di Persia, baby
Vedi la luce, baby
Salvaci!
Gesù!
Salvaci!

So when the music’s over
When the music’s over, yeah
When the music’s over
Turn out the lights
Turn out the lights
Turn out the lights
Quindi quando la musica è finita
Quando la musica è finita, sì
Quando la musica è finita
Spegni le luci
Spegni le luci
Spegni le luci

Well the music is your special friend
Dance on fire as it intends
Music is your only friend
Until the end
Until the end
Until the end!
Bene, la musica è la vostra speciale amica
Danzate sul fuoco come lei richiede
La musica è la vostra unica amica
Fino alla fine
Fino alla fine
Fino alla fine

Napoli, 26 settembre 2020
Manuela Massaro
Palcoscenici del Mondo
EDM Produzione e Distribuzione

Pubblicato da Palcoscenici del mondo

Blog di arte, musica e spettacolo

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