David Bowie – “Life on Mars?”, 47 anni e non sentirli

È trascorso un mese esatto da quel lontano giugno in cui uno dei più grandi sperimentatori musicali britannici creò qualcosa di irripetibile che segnò la storia della musica a venire. Il 22 giugno del 1973 nasceva dal genio innovatore di David Bowie “Life on Mars?”, brano dal titolo e dal testo irreale, quasi onirico, ma ancora inossidabile dopo 47 anni.

«Mi incamminai lungo Beckenham High Street a prendere l’autobus per Lewisham per andare a comperare scarpe e camicie, ma non riuscii a togliermi quel motivetto dalla testa… Iniziai a lavorarci su al pianoforte e già nel tardo pomeriggio completai l’intera parte lirica e la struttura melodica. Rick Wakeman mi raggiunse un paio di settimane dopo arricchendo gli arrangiamenti al piano, mentre Mick Ronson creò una delle sue prime e migliori partiture di archi…»

David Bowie, 2008

“Life on Mars?” è anche uno dei brani presenti nel musical Lazarus, scritto da Bowie con Enda Walsh e andato in scena dalla fine del 2015. Ma dietro ad ogni capolavoro c’è una storia più o meno curiosa che molti non conoscono. Qual è dunque la genesi di Life on Mars? Leggendo la biografia di Bowie e le notizie ufficiali sul web sarebbe da far risalire al 1968, quando al Ducca Bianco venne dato il compito di adattare il testo di una canzone francese di Claude François intitolata “Comme d’habitude”. Bowie scrisse “Even a Fool Learns to Love” («un titolo incredibilmente brutto», come dichiarò diversi anni dopo), che raccontava di come la facile allegria di un clown veniva soggiogata dall’improvvisa scoperta dell’amore. Il brano non venne accettato per le obiezioni dell’editore francese della Decca Records (Geoffrey Heath della Essex Records rivelò che «volevano una star per registrare il disco, non quel cafone di Bromley») e la traduzione fu affidata a Paul Anka che scrisse il brano intitolato My Way, portato al successo da Frank Sinatra e interpretato in seguito da molti artisti tra cui Elvis Presley e Sid Vicious. Qualche anno dopo, usando più o meno gli stessi accordi ma in modo del tutto diverso David rese omaggio a My Way e al suo più famoso interprete scrivendo Life On Mars?, motivo per cui nelle note di copertina di Hunky Dory, accanto al titolo della canzone c’è la scritta autografa “inspired by Frankie” (fonte Wikipedia).

La melodia crescente del brano è accattivante e languida fino ad esplodere nell’inciso entrato ormai nel cuore e nella memoria di tutti gli amanti della musica d’autore. Se la melodia ha colpito d’impatto le orecchie degli ascoltatori di varie generazioni, negli anni sono stati numerosi i tentativi di decifrarne invece il testo. Un mix quasi irresistibile dunque, parole surreali su musica dolcissima per un brano ormai storico sul quale ognuno di noi ha sognato almeno una volta nella vita. Si parla di una ragazza che “cammina verso il suo sogno sommerso”, una ragazza disincantata, ma appaiono poi tante altre immagini di contorno davvero complicate da “tradurre”. Nel 1996 il Duca Bianco, parlando di questa ragazza, dichiarò: «Penso che si senta tradita, che sia delusa dalla realtà. Penso che, pur vivendo una realtà deprimente, sia convinta che in un luogo imprecisato c’è una vita che vale la pena di vivere e che sia amaramente insoddisfatta per il fatto di non avervi accesso… Suppongo che adesso mi farebbe pena, all’epoca provavo una sorta di empatia con lei».

È una piccola faccenda terribile di Dio
It’s a God-awful small affair

Alla ragazza con i capelli sporchi
To the girl with the mousy hair

Ma la sua mamma sta urlando di no
But her mummy is yelling no

E suo padre le ha detto di andare
And her daddy has told her to go

Ma la sua amica non si vede da nessuna parte
But her friend is nowhere to be seen

Ora cammina attraverso il suo sogno sommerso
Now she walks through her sunken dream

Al posto con la vista più chiara
To the seat with the clearest view

Ed è agganciata al grande schermo
And she’s hooked to the silver screen

Ma il film è un anno triste
But the film is a saddening bore

Perché l’ha vissuta dieci o più volte
For she’s lived it ten times or more

Poteva sputare negli occhi degli sciocchi
She could spit in the eyes of fools

Mentre le chiedono di concentrarsi
As they ask her to focus on

Marinai che combattono nella sala da ballo
Sailors fighting in the dance hall

Oh amico, guarda quei cavernicoli
Oh man, look at those cavemen go

È lo spettacolo più strano
It’s the freakiest show

Dai un’occhiata all’avvocato
Take a look at the lawman

Picchiando il ragazzo sbagliato
Beating up the wrong guy

Oh amico, mi chiedo se lo saprà mai
Oh man, wonder if he’ll ever know

È nello spettacolo più venduto
He’s in the best selling show

C’è vita su Marte?
Is there life on Mars?

È sulla fronte torturata dell’America
It’s on America’s tortured brow

Quel Topolino è cresciuto come una mucca
That Mickey Mouse has grown up a cow

Ora i lavoratori hanno raggiunto la fama
Now the workers have struck for fame

Perché Lennon è di nuovo in vendita
‘Cause Lennon’s on sale again

Guarda i topi nei loro milioni di orde
See the mice in their million hordes

Da Ibiza alle Norfolk Broads
From Ibiza to the Norfolk Broads

La Regola Britannia è fuori limite
Rule Britannia is out of bounds

A mia madre, al mio cane e ai clown
To my mother, my dog, and clowns

Ma il film è un anno triste
But the film is a saddening bore

Perché l’ho scritto dieci o più volte
‘Cause I wrote it ten times or more

Sta per essere scritto di nuovo
It’s about to be writ again

Mentre ti chiedo di concentrarti
As I ask you to focus on

Marinai che combattono nella sala da ballo
Sailors fighting in the dance hall

Oh amico, guarda quei cavernicoli
Oh man, look at those cavemen go

È lo spettacolo più strano
It’s the freakiest show

Dai un’occhiata all’avvocato
Take a look at the lawman

Picchiando il ragazzo sbagliato
Beating up the wrong guy

Oh amico, mi chiedo se lo saprà mai
Oh man, wonder if he’ll ever know

È nello spettacolo più venduto
He’s in the best selling show

C’è vita su Marte?
Is there life on Mars?

Ma Bowie non ha mai smesso di innovare, anche in fin di vita. Il recensore del Times Mikael Wood infatti ha detto dell’ultimo album “★” – “Blackstar” – che era “feroce e inquietante – e talvolta così bello – come qualsiasi altra cosa nel catalogo unico di Bowie”.

Roma, 22 luglio 2020
Valentina Proietto Scipioni
Palcoscenici del Mondo
EDM Produzione e Distribuzione

Pubblicato da Palcoscenici del mondo

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