Cinema – Giorgia Ferrero, eleganza e determinazione sul set e in scena

Oggi incontro una donna di elegante bellezza e dallo sguardo determinato. Come è determinata la sua vena artistica. Giorgia Ferrero, attrice di grande talento che ha mosso i suoi primi passi in teatro per poi approdare nel piccolo e grande schermo. 

Buongiorno, Giorgia. Durante il Lockdown sei stata nostra ospite nel format in streaming “Interviste in isolamento” ideato da Emiliano De Martino che tu ben conosci. Piuttosto, mi racconti come è quando vi siete conosciuti? E magari un aneddoto che ricordi… 

“Le “interviste in isolamento” sono state molto interessanti e originali. Emiliano l’ho conosciuto a Napoli perché una sera lo andai a vedere a teatro; portava in scena un suo spettacolo dentro una Chiesa sconsacrata e ricordo che rimasi piacevolmente colpita. Sapevo che anche lui, anche se in anni diversi, aveva preso parte a “Un posto al sole” ma non c’è mai stato modo di incontrarci sul set. Quella sera a teatro ero accompagnata da alcuni attori di Upas tra cui Patrizio Rispo e dal regista Bruno Nappi. Mi ricordo che poi lì incontrammo Giacomo Rizzo, per me il Geremia indimenticabile ne “L’amico di famiglia” di Sorrentino”.

Ph. Federica Pierpaoli

Lo spettacolo era “MammaNapoli Mood” e si svolse in quella bellissima ex cappella sconsacrata che è ora lo ZTL gestito dal musicista Marco Zurzolo. C’ero anche io in scena, replica indimenticabile, grazie per avermela ricordata! Giorgia, fin da bambina hai manifestato attitudini artisiche, ma quando hai capito che il palcoscenico sarebbe diventato il tuo lavoro? 

“La danza e lo sport mi hanno sempre accompagnata fin da piccola, poi frequentai la Scuola d’Arte perché in realtà volevo diventare un’arredatrice d’interni, ma la vita e le circostanze mi hanno portato a vivere a Milano per due anni (credo siano stati gli anni più belli della mia vita). Qui ho iniziato a lavorare come modella, mi piaceva stare davanti all’obiettivo, ma nel tempo era diventato piuttosto frustrante perché avevo bisogno di altro per esprimermi. Avevo bisogno della parola e della trasformazione, per me importantissima nel mio lavoro. In fondo il lavoro dell’attore non è altro se non quello di entrare completamente, con anima e corpo, nella vita di altre persone e far sentire agli altri come ci si sente in quei panni. Così mi iscrissi ad un corso di recitazione che potevo frequentare solo la sera, ma la mia intenzione era quella di andare a Roma (dove si faceva il cinema), riuscire ad entrare in una Scuola che durasse almeno 3 anni e potermi diplomare diventando una vera attrice. Così è stato. Superai un provino, ricordo ancora che trasformai al femminile un testo di David Mamet e passai. Da lì in poi decisi che quello sarebbe diventato il mio lavoro”.

Con Tosca D’Aquino sul set del film ” Amore che vieni, amore che vai” di Daniele Costantini.

Mi racconti il tuo debutto in teatro? Il primo sipario che si è aperto davanti a te… 

“Il mio primo debutto è avvenuto alla Sala Uno di Roma, adesso teatro Basilica, a San Giovanni. Lo spettacolo era “Il terrorista” tratto dai Demoni di Dostoevskij per la regia della bravissima iraniana Sharoo Keradmand. Nello spettacolo interpretavo Liza; eravamo un gran bel gruppo di giovani e meno giovani professionisti. Lo spettacolo piacque molto sia al pubblico che alla critica. Erano 20 repliche e ancora ricordo l’energia nel recitare ogni sera sotto la Scala Santa. Pura magia… Come finiva lo spettacolo volevo andare nuovamente in scena tanta era l’adrenalina”.

Ph. Federica Pierpaoli

Poi cinema e fiction. Il set è tutto un altro mondo. Hai all’attivo gran belle esperienze in tv e sul grande schermo. Quale di queste ha segnato di più il tuo percorso artistico? 

“Sì, poi è arrivato subito il cinema e poi la tv. Ho ricevuto la stessa domanda anche altre volte ma dico sempre che non c’è stata una esperienza in particolare, credo che ancora debba arrivare. Forse quelli che più mi hanno segnata e fatta crescere sia come artista che come donna , sono stati i miei Maestri e la vita stessa. Sicuramente oggi sono più sicura di me e pronta rispetto a qualche anno fa. Poi ci sono anche i provini e le porte prese in faccia che ti danno la misura di dove sei. Allora la volta dopo cerchi di non fare più gli stessi errori ma questo vale anche nella vita di tutti i giorni”.

Sul set della fiction “Un Posto al Sole”

Cosa non manca mai nel tuo camerino e nella tua valigia quando parti per lavoro? 

“Fino a qualche anno fa in camerino portavo una pietra dura come amuleto, oggi sono meno superstiziosa, ma quello che non deve mai mancare oltre ai copioni, sono i miei quaderni dove scrivo ossessivamente ogni cosa del personaggio che interpreto (ho un quaderno per ogni personaggio, per ogni progetto). Poi tutto per il make up, qualche libro e tisane per la digestione”.

Lasciamoci andare alla fantasia per un momento. Se potessi lavorare al fianco di un grande artista attuale o del passato, chi sceglieresti? E soprattutto cosa fareste insieme?

“Questa domanda è piuttosto difficile perché sceglierne solo uno non è possibile. Sicuramente avrei voluto lavorare con Krzysztof Kieslowski e interpretare io “Film blu”. Poi con Bergman . Oggi mi piacerebbe molto lavorare con Susanne Bier”.

Ph. Federica Pierpaoli

C’è un artista al quale negli anni ti sei ispirata e che quindi ami in modo particolare? 

“Sicuramente le attrici francesi come la Binoche e Fanny Ardant, ma anche la magnifica Meryl Streep per il suo impegno, intelligenza e profondità con cui sceglie e affronta ogni ruolo, l’eleganza di Jacqueline Kennedy e la grazia di Audrey Hepburn”.

Canzone del cuore che non ti stancheresti mai di ascoltare? 

“Vivere una favola “ di Vasco Rossi”.

Se Giorgia fosse un film quale sarebbe?

“La ragazza sul ponte” di Patrice Leconte”.

Sul set de “La Grande Bellezza”

E se fosse una canzone?
“Amami ancora” della Nannini”.

E se fosse il personaggio di un film a chi somiglierebbe? 

“A Erin Brockovich per il mio forte senso di giustizia”.

Ph. Cesare Colognesi

Giorgia, da dove ripartirai dopo l’emergenza attuale? Hai dei progetti di cui vuoi parlare? 

“Sono in preparazione con uno spettacolo teatrale con prove iniziate a settembre scorso e poi interrotte per via del Covid. Sto lavorando con una compagnia teatrale in Liguria, mia terra d’origine, che si chiama Teatro Cantiere e ci stiamo occupando di un progetto sull’Acna di Cengio. Una fabbrica di coloranti che sta proprio vicino al mio paese che ha inquinato per oltre 100 anni. Nasce da una mia idea ed è un progetto a cui tengo molto per varie ragioni. Si pensava di debuttare ad ottobre ma vista la situazione il debutto sarà ormai nel 2021”.

In pieno stile Erin Brockovich insomma, ti auguro davvero che sia un gran successo.
In bocca al lupo per tutto!

Ph. Cesare Colognesi

Foto ccopertina di Mario Parruccini

Roma, 20 giugno 2020
Valentina Proietto Scipioni 
Palcoscenici del Mondo 
EDM Produzione e Distribuzione 

Pubblicato da Palcoscenici del mondo

Blog di arte, musica e spettacolo

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